
Ah, Arezzo! Con le sue strade lastricate, le storiche piazze e… aspetta, hai mai sentito parlare della Badia delle Sante Flora e Lucilla? Sì, quel gioiello architettonico nascosto in piazza della Badia! Se stai pensando “Dov’è? Non l’ho mai vista!”, allora sei nel posto giusto. Leggi e scopri! Quindi, chi erano Flora e Lucilla? Beh, sembra che fossero sante martiri, e le loro reliquie furono portate in città dal vescovo Giovanni nel IX secolo. Ma non fermiamoci qui! Ecco un piccolo assaggio di ciò che ti aspetta. E dopo, perché non un assaggio dei veri sapori toscani all’Osteria dei Mercanti? Ma andiamo con ordine!
Badia delle Sante Flora e Lucilla ad Arezzo: le origini
Nel 1196 il Comune di Arezzo decise di trasferire un precedente monastero dedicato alle sante entro le mura cittadine. E, indovina un po’? Già nel 1209 erano sorti una chiesa e un monastero.
Una trasformazione epica
Ma non finisce qui! Nel 1278 iniziò la costruzione di una nuova chiesa in stile gotico. E nel 1315? Si rifece il monastero. Dunque ci troviamo davanti a un luogo in continua evoluzione. Continua a leggere per scoprire di più!
Un tuffo nel Quattrocento
Quindi, nel 1440 cominciarono i lavori di ammodernamento culminati nel 1489 con il chiostro, progettato da Giuliano da Maiano. Ma la storia non si ferma qui!
Badia delle Sante Flora e Lucilla ad Arezzo : il tocco del Vasari
In definitiva, la chiesa ha subìto una completa trasformazione su progetto di Giorgio Vasari nel 1565. Immagina gli artigiani all’opera! E nel 1650 fu costruito il campanile.
Un contrasto affascinante
La facciata racconta due epoche: da un lato la parte gotica, dall’altro l’ampliamento rinascimentale. Dunque, un mix perfetto di storie e stili.
Interno: un capolavoro
Allora, entrando, ti troverai di fronte a una realizzazione epocale. L’aula unica, le cappelle laterali e la controfacciata con affreschi. Un tripudio artistico!
Il legame con l’Osteria dei Mercanti
Dopo una visita alla Badia, perché non godersi un pranzo toscano autentico? All’Osteria dei Mercanti, ti aspettano sapori unici nel cuore storico di Arezzo.
Conclusione
In definitiva, la Badia delle Sante Flora e Lucilla è un vero tesoro di Arezzo, un connubio di storia e arte. E dopo questa esperienza culturale, l’Osteria dei Mercanti ti offre una pausa gastronomica indimenticabile. Dunque, sei pronto per questa avventura aretina?